Chaïm Soutine

A sedici anni come castigo per aver dipinto un macellaio del villaggio venne rinchiuso per diverso tempo dal figlio dello stesso in una cella frigorifera.

———————

A Parigi, volendo dipingere una carcassa di bue, si portò in stanza alcune carcasse che bagnò con sangue recuperato in una macelleria per cercare di mantenerle “fresche”. I vicini di casa infastiditi dall’odore chiamarono i poliziotti ai quali Soutine cercò di spiegare come l’arte fosse più importante dell’igiene.

Un pensiero su “Chaïm Soutine

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...